Ultimo Aggiornamento: 23 Aprile 2024

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15 Febbraio 2024

Approvata in senato “Legge bavaglio” su ordinanze cautelari, appello a Mattarella a non firmare

Protesta dei giornalisti contro la legge bavaglio
Protesta dei giornalisti contro la legge bavaglio

Il Senato ha approvato in via definitiva la norma che introduce il divieto di pubblicazione, sia integralmente sia per stralci, delle ordinanze di custodia cautelare, battezzata dalle opposizioni e dalle istituzioni dei giornalisti “legge bavaglio”. La segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante ha detto che “la norma, dietro un velo di finto garantismo, farà calare il silenzio sul diritto dei cittadini a essere pienamente informati. Pezzo dopo pezzo, questa politica sta smontando l’articolo 21 della Costituzione e la possibilità per i cittadini di avere coscienza e di formarsi una propria opinione. Pur comprendendo tutte le difficoltà del caso, la Federazione nazionale della Stampa italiana rinnova l’appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a non firmare norme che possono rappresentare un attacco al diritto di essere informati”.

L’approvazione definitiva dell’emendamento Costa è un segnale preoccupante per la libera informazione e il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati”. A sostenerlo il Comitato Esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti. “I cronisti non potranno più citare anche semplici estratti delle ordinanze di custodia cautelare, ma solo elaborare sintesi. Questa ulteriore restrizione segue le norme che, in nome del giusto principio di presunzione di innocenza, stanno limitando fortemente la divulgazione di notizie riguardanti l’attività della magistratura. Ricordiamo che la stessa Direttiva europea (la 343/2016) sulla presunzione di innocenza richiama più volte la necessità di salvaguardare la libertà di stampa e di media in nome dell’interesse pubblico, mentre le norme approvate tendono a colpire solo i giornalisti”.

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