Ultimo Aggiornamento: 7 Maggio 2024

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8 Marzo 2024

Dall’8 marzo Alexa risponde agli insulti: l’iniziativa contro la violenza verbale

Durante la giornata internazionale della donna è stata approvata un’iniziativa contro la violenza verbale, chiamata “Alexa, dì la tua!”. A partire da oggi, 8 marzo, Alexa risponderà ai migliaia di insulti che l’assistente virtuale riceva quotidianamente. L’iniziativa è stata avviata in collaborazione con ActionAid, e serve per sensibilizzare sull’impatto che il linguaggio e la violenza verbale possono avere sulla salute mentale delle persone.

Nel 2023 sono stati migliaia gli insulti riportati dall’assistente virtuale. Da “sei bruttissima, a “fai schifo”, da oggi Alexa imparerà a rispondere a tono, e gli utenti potranno anche approfondire il tema della violenza verbale e della sua ripercussione sulla salute mentale e fisica delle persone pronunciando le parole “Alexa, dì la tua”.

Secondo i dati di ActionAid, tra le donne che stanno uscendo da un passato di violenza, il 66,7% ha subito una violenza fisica, il 50,7% una minaccia, l’11,7% uno stupro o tentato stupro; inoltre il 14,4%  ha subito altre tipologie di violenze sessuali quali ad esempio le molestie sessuali, molestie online, revenge porn, costrizioni ad attività sessuali umilianti e/o degradanti. La violenza psicologica è la forma più diffusa, che spesso viene praticata con un’altra forma di violenza e 9 donne su 10 ne subiscono gli effetti. Quattro donne su 10 invece subiscono violenza economica.

Ipsos ha condotto una ricerca per ActionAid che ha coinvolto circa 800 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni, per comprendere cosa pensano gli adolescenti della violenza e come influiscono su di loro gli stereotipi di genere imposti dalla società.

Per sette giovani su dieci (69%) insultare una persona è violenza. Prendere in giro qualcuno è violento per il 67% delle e dei ragazze/i intervistate/i, soprattutto per le ragazze (71%). Per il 27% degli intervistati senza distinzione di genere, la conseguenza maggiore è il danno alla salute mentale, citati depressione (21%), disagio e vergogna (18%).

“Parlare di violenza psicologica contro le donne e sensibilizzare sull’impatto che determina nelle loro vite è uno dei passi fondamentali per sradicare la diffusa cultura patriarcale che continua a produrre discriminazione e violenza di genere in Italia”, spiega Katia Scannavini, vice segretaria generale di ActionAid Italia. “Essendo un interlocutore costantemente interpellato nelle case degli italiani, l’assistente vocale di Amazon vuole farsi parte attiva del cambiamento e, nella collaborazione con ActionAid, valorizzare la potenza della propria voce”, commenta il business development manager di Amazon Alexa, Giacomo Costantini.

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