Ultimo Aggiornamento: 7 Maggio 2024

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4 Marzo 2024

Obesità e cibi processati: nuove ricerche evidenziano 32 motivi per una dieta equilibrata

Cibi ultra-processati

Nella lotta contro l’obesità e per una migliore salute, il mantra “mangiare sano” risuona più forte che mai; non si tratta solo di perdere peso, sottolineano gli esperti, ma di preservare la salute. In occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità, sono emerse rilevanti evidenze che mettono in guardia sul consumo di cibi ultra-processati, sottolineando ben 32 ragioni per adottare una dieta più sana. Un recente studio, pubblicato sulla rivista ‘Bmj (British Medical Journey)’,ha sollevato preoccupazioni su come l’eccessiva esposizione a questi alimenti influisca sulla nostra salute.

I ricercatori provenienti da vari centri accademici in Australia, USA, Francia e Irlanda hanno individuato legami diretti tra il consumo di cibi ultra-processati e 32 parametri di salute, tra cui mortalità, cancro e condizioni cardiovascolari, respiratorie, metaboliche e mentali. Questo studio sottolinea l’importanza di ridurre il consumo di cibi industriali e di privilegiare una dieta più equilibrata. In particolare, sono emersi risultati preoccupanti riguardo all’associazione tra il consumo di cibi ultra-processati e diversi esiti negativi per la salute. Si è riscontrato un aumento del 50% del rischio di mortalità correlata alle malattie cardiovascolari, un aumento del 48-53% del rischio di ansia e disturbi mentali comuni, e un rischio del 12% maggiore di sviluppare diabete di tipo 2. Inoltre, sono emerse evidenze “suggestive” riguardanti un aumento del 21% del rischio di mortalità per tutte le cause, un aumento del rischio di morte correlata a malattie cardiache, obesità, diabete di tipo 2 e disturbi del sonno compreso tra il 40 e il 66%, e un aumento del 22% del rischio di depressione.

Questi risultati hanno portato all’attenzione dei media l’importanza di un’alimentazione corretta e dei suoi impatti sulla salute. L’analisi, che ha coinvolto quasi 10 milioni di persone, sottolinea la necessità di adottare misure per ridurre l’esposizione a cibi ultra-processati. Nei paesi ad alto reddito, la percentuale di energia derivata da tali alimenti varia dal 42% al 58% in Australia e negli Stati Uniti, rispetto al 10% – 25% in Italia e Corea del Sud.

L’obesità e i cibi processati rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica, è importante educare le persone sui rischi associati a una dieta ricca di cibi industriali e promuovere scelte alimentari più sane, che potrebbero avere un impatto positivo sulla salute globale della popolazione.

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