Ultimo Aggiornamento: 7 Maggio 2024

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17 Gennaio 2024

Cosenza: preside del liceo preso a schiaffi dal padre di un’alunna

Preside aggredito a Cosenza
Preside aggredito a Cosenza

Il preside del liceo scientifico Scorza di Cosenza, Aldo Trecroci, aggredito all’interno della scuola dal padre di una studentessa dell’istituto. Il dirigente scolastico è stato colpito con uno schiaffo dal genitore. Secondo quanto riferito dallo stesso Trecroci, che ha presentato una denuncia in questura sull’accaduto, il genitore lamentava il mancato inserimento della figlia all’interno di un percorso di alternanza scuola-lavoro in ambito medico. Sull’accaduto è intervenuto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che ha espresso “totale solidarietà e vicinanza, personale e istituzionale, anche a nome dell’intero esecutivo municipale, al dirigente scolastico del Liceo scientifico Scorza, Aldo Trecroci, per l’aggressione subita all’interno dell’istituzione scolastica. Aldo Trecroci, che peraltro è consigliere comunale e mio delegato alla Pubblica istruzione – aggiunge Caruso – è finito oggetto di un atto di violenza che condanno con fermezza e senza mezzi termini. In ciò v’è anche una mia forte preoccupazione per il contesto in cui si è svolo l’atto di aggressione che è quello dell’istituzione scolastica, il cui compito fondamentale è quello di preparare il cittadino di domani attraverso il rispetto delle regole, della convivenza civile e democratica a cui concorre a pieno titolo anche e soprattutto la famiglia”. L’episodio di aggressione al dirigente scolastico, sottolinea il sindaco di Cosenza, “è l’ennesimo che si registra”.

Ciò conferma, purtroppo, che nella società attuale anche e soprattutto la famiglia sta attraversando un momento di crisi profonda in cui è sminuito il compito educativo genitoriale. In questo contesto di estrema fragilità, in cui si interrompe la sinergia e la collaborazione fattiva tra scuola e famiglia, indispensabile per creare una società sempre più solidale e progredita, a farne le spese sono i nostri bambini ed i nostri giovani, che hanno bisogno di avere punti di riferimento importanti per diventare donne e uomini liberi e consapevoli. È questo il mio cruccio più grande”.