Ultimo Aggiornamento: 7 Maggio 2024

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14 Gennaio 2024

Palermo: ventenne ucciso a calci in testa in una rissa in discoteca

Francesco Bacchi
Francesco Bacchi

Un ragazzo di 20 anni è morto nella notte tra sabato 13 e domenica 14 gennaio per le lesioni riportate durante una rissa avvenuta davanti alla discoteca Medusa di Balestrate, nel palermitano. La Procura di Palermo ha aperto una inchiesta per omicidio. Il giovane, Francesco Bacchi, è morto all’ospedale di Partinico, dove era stato trasportato dopo i primi soccorsi. Era il figlio di Benedetto (detto Ninì) Bacchi, il “re delle scommesse” finito tempo fa nell’inchiesta Game Over. Sembra che il ragazzo sia caduto a terra dopo avere ricevuto un calcio e poi abbia ricevuto altri calci in testa. I Carabinieri e il pm di turno Alessandro Macaluso stanno cercando di ricostruire quanto accaduto intorno alle due nella discoteca, grazie alle testimonianze. Sono almeno otto i giovani interrogati presso la Compagnia dei Carabinieri di Partinico. I ragazzi sarebbero stati presenti alla rissa scoppiata nella discoteca dove è morto il ventenne.

All’interno della discoteca non c’è stata alcuna rissa e ci sono oltre 400 persone a poterlo confermare, oltre alle 60 persone che lavorano con noi e il personale della Siae. E’ stata una serata tranquilla. Tanto è vero che alle 3 abbiamo mandato via l’ambulanza privata che teniamo sempre davanti al locale. Perché era tutto tranquillo. Solo alle 3.05, quando il locale era già chiuso, abbiamo saputo quello che era successo fuori dalla discoteca, a circa 200 metri di distanza. E abbiamo dato soccorso al ragazzo. L’ambulanza è arrivata dopo circa un’ora…”. Sono queste le parole di Christian, il gestore della discoteca, che continua a ribadire che la rissa “non è avvenuta dentro il locale ma fuori, ci sono anche le telecamere di videosorveglianza che possono testimoniarlo. La rissa è avvenuta fuori dal locale, all’angolo di un palazzo. Noi non possiamo mica presidiare tutto il paese, nessuno si aspettava una tragedia come questa, dentro gli animi erano tranquilli. Non c’è stata alcuna discussione all’interno del locale. Ce ne saremmo accorti. Il vero problema è legato al fatto che ci sono ragazzi che non entrano in discoteca ma che sostano tutta la serata fuori, con alcol che portano da casa o che comprano altrove. Anche perché noi non possiamo vendere il vetro dopo le 23. Invece fuori ci sono bottiglioni di vino e altri alcolici. La gente viene già bevuta”.

Lo scorso 21 dicembre un altro giovane, Lino Celesia, era stato ucciso, a colpi di pistola, in una discoteca nel centro di Palermo. Un altro ragazzo ucciso in discoteca nel palermitano, un altro giovane morto durante una serata all’insegna del divertimento. Proprio ieri il Tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare a carico del 17enne accusato dell’assassinio di Celesia. Il minorenne ha confessato di avere sparato a Lino Celesia il 21 dicembre scorso, all’interno della discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi. La Procura dei Minori contesta al ragazzo anche l’aggravante dei futili motivi.

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